Sensibilità del pene: come diagnosticarla con la biotesiometria peniena
Cause più comuni di una mutata sensibilità del pene ed esami effettuare
Una improvvisa o aumentata sensibilità del pene è un evento che può per diverse ragioni può presentarsi nell’arco della vita di un uomo. L’organo genitale maschile è pieno di terminazioni nervose e già di per sé è abbastanza sensibile. Durante l’adolescenza, poi, la sensibilità del pene aumenta in modo naturale.
A volte, però, la sensazione può aumentare a tal punto da presentarsi come un bruciore o un intorpidimento, sfociando talvolta in vero e proprio dolore.
Avere un pene sensibile al tatto in modo eccessivo porta l’uomo a provare dolore ogni volta che viene sfiorato, condizione che ha risvolti negativi sulla sfera sessuale e su quella psicologica. Vediamo quali sono le possibili cause e come intervenire per risolvere il problema.
Pene troppo sensibile: quali sono le possibili cause?
Le cause che possono incrementare la sensibilità del pene sono diverse:
- Alterazioni dei meccanismi sensoriali. Questi possono essere aggravati dall’ansia da prestazione o da problemi come eiaculazione precoce.
- Fimosi. La condizione della fimosi porta a un mancato ispessimento degli strati superficiali del glande, condizione che lascia le terminazioni nervose più sensibili alla stimolazione.
Come valutare la soglia di sensibilità del pene?
La biotesiometria peniena è un esame utile a valutare la soglia di sensibilità della cute del pene, poiché la sottopone a uno stimolo vibratorio. Più bassa è la soglia, maggiore è la sensibilità dell’organo genitale alle sollecitazioni esterne.
La biotesiometria è rivela la sua utilità come test per la disfunzione erettile, ma viene utilizzata anche come test per l’eiaculazione precoce, poiché è in grado di determinare la funzionalità dei nervi del pene – e ciò è fondamentale per la valutazione della funzione erettile.
L’esame si effettua utilizzando un biotesiometro, un dispositivo che vibra a diverse frequenze e che, in prima battuta, viene posizionato sul dito della mano del paziente aumentando la frequenza fino a quando non viene avvertita la vibrazione. La soglia di sensibilità viene quindi registrata.
La procedura viene poi ripetuta in vari punti dell’asta del pene e anche sul glande per determinare le diverse soglie di sensibilità. I risultati ottenuti vengono poi rapportati a un nomogramma, in cui sono indicati valori di normalità in relazione a zona peniena esaminata e all’età del paziente.
Se i valori sono molto bassi, si può ipotizzare un danno a carico dei nervi sensitivi dell’organo genitale.
A chi rivolgersi per problemi di sensibilità al pene?
Se hai un pene troppo sensibile o soffri di disfunzione erettile, è consigliabile sottoporti a una biotesiometria peniena. Infatti, nei pazienti giovani, in particolare nei diabetici, può rivelarsi utile a identificare in modo precoce una neuropatia.
Nei pazienti più avanti con gli anni, l’esame si rivela meno affidabile, poiché la sensibilità peniena tende a diminuire con l’invecchiamento.
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