Il desiderio svanisce? Come riconoscere i sintomi dell’andropausa
Come riconoscere i sintomi dell’andropausa e gestire il calo del testosterone
Con il termine andropausa ci si riferisce all’esaurimento naturale della capacità riproduttiva maschile che si registra in età avanzata. A differenza di quanto avviene nella donna con la menopausa, che è un processo ben definito e inizia con la scomparsa del ciclo mestruale, nell’uomo l’inizio dell’andropausa è meno evidente.
Infatti, è un processo che si manifesta in modo variabile da individuo a individuo. L’alterazione ormonale si presenta in modo differente nei vari soggetti, con segni clinici poco chiari. Può anche capitare che un uomo manifesti parte dei sintomi dell’andropausa pur continuando a essere ancora fertile nonostante l’età avanzata.
Quando inizia l’andropausa?
I sintomi dell’andropausa sono legati al diverso assetto ormonale dell’individuo che si manifesta in modo tutt’altro che repentino. Il decorso è, infatti, abbastanza lungo e legato al lento calo dei livelli di testosterone, l’ormone maschile. Il testosterone inizia a calare progressivamente dopo i 30 anni comportando una maggiore predisposizione all’irritabilità e favorendo l’insorgenza di patologie come osteoporosi, diabete mellito e patologie dell’apparato cardiovascolare.
Il naturale invecchiamento porta a un calo lento e progressivo dei livelli di testosterone che inizia intorno ai 30 anni e che è correlato inversamente con l’indice di massa corporea. Ciò significa che negli uomini in sovrappeso l’andropausa arriva prima. Dopo i 60 anni il calo del testosterone è una certezza.
Quali sono i sintomi dell’andropausa?
Una riduzione del testosterone porta a un calo del desiderio comportando quindi una diminuzione dell’attività sessuale. Diminuisce anche il numero delle erezioni fino ad arrivare a una disfunzione erettile completa.
Diminuisce anche il volume dell’eiaculato che viene prodotto dalla ghiandola prostatica. Altri sintomi dell’andropausa sono un aumento del peso corporeo con accumulo di adipe specialmente in zone come fianchi, glutei e addome. La massa grassa aumenta, mentre diminuisce la massa magra e negli uomini over 60 si assiste spesso alla ginecomastia, un aumento di volume della ghiandola mammaria maschile e ad una contestuale riduzione del volume dei testicoli.
Le alterazioni metaboliche portano anche alla comparsa di osteoporosi aumentando il rischio di fratture ossee. Si registra spesso anche un aumento dei livelli di colesterolo.
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Come affrontare al meglio questo processo?
Al manifestarsi di uno o più sintomi correlabili a una sindrome da deficienza androgenica, è consigliabile rivolgersi al proprio andrologo di fiducia. Il medico specialista esegue un’anamnesi del caso valutando se i sintomi sono effettivamente riconducibili all’andropausa. Potrebbe essere necessario integrare la visita con esami più approfonditi come test ormonali o indagini strumentali. È sicuramente necessario indagare l’assetto ormonale.
Il medico nel corso della visita andrologica può quindi individuare una terapia sostitutiva ormonale a base di testosterone per prevenire l’insorgenza di altri sintomi legati all’andropausa.
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