Riassunto
Cos’è la protesi peniena?
La protesi peniena è un dispositivo medico costituito da 2 cilindri in silicone che viene impiantato chirurgicamente nei corpi cavernosi del pene di un individuo con la funzione di ripristinare in maniera definitiva la rigidità peniena. Quindi permette di aiutare un individuo a raggiungere un’erezione in qualsiasi momento lo desidera per avere un rapporto sessuale soddisfacente per sé e il proprio il partner.
La protesi peniena ripristina una soddisfacente attività sessuale penetrativa e migliora la qualità della vita compromessa dalla perdita della funzione erettile.
Quali tipi di protesi peniene sono disponibili?
In genere, ci sono due tipologie di protesi peniene:
- le protesi semirigide
- le protesi gonfiabili o idrauliche (bicomponenti e tricomponenti).
Le protesi peniene semirigide
Le protesi peniene semirigide hanno un’anima interna in metallo o delle giunzioni di plastica ad incastro. Consente di piegare il pene verso l’alto quando vuole un’erezione e piegarlo verso il basso quando si termina con l’attività sessuale. Il pene è sempre nello stato di semi-erezione e l’individuo è “sempre pronto” per l’attività sessuale.
Vantaggi protesi peniene semirigide
- Costi contenuti
- Procedura rapida e semplice
- Facilità di utilizzo
- Bassa probabilità di malfunzionamento
- Adatta per soggetti con ridotta destrezza manuale e/o ridotta sensibilità aptica
Svantaggi protesi peniene semirigide
- Non simula lo stato di flaccidità
- Pene sempre in estensione
- Maggior rischio di erosione
Le protesi peniene gonfiabili o idrauliche
Le protesi peniene gonfiabili o idrauliche utilizzano un sistema di pompaggio. Quando un soggetto desidera un’erezione, attiva una pompa posizionata nello scroto. Quest’ azione invia fluido nei cilindri posizionati nel pene permettendo un’erezione; al termine del rapporto mediante lo schiacciamento di pulsante sulla pompa il liquido ritorna nel serbatoio, permettendo al pene di raggiungere lo stato di flaccidità.
Le protesi peniene idrauliche possono avere 2 o 3 componenti.
Protesi peniene idrauliche bicomponenti
Le protesi gonfiabili bicomponenti sono costituite da 2 cilindri e da una pompa- reservoir. Il dispositivo risulta preriempito e precollegato; il fluido viene trattenuto nella parte inferiore dei cilindri gonfiabili e nella pompa che ha anche funzione di serbatoio.
Per svuotare il dispositivo il paziente deve semplicemente piegare il pene verso lo scroto, tenere la posizione per 6-12 secondi e quindi rilasciare.
Vantaggi protesi peniene bicomponenti
- Buona simulazione della flaccidità
- Buona simulazione della rigidità
Svantaggi protesi peniene bicomponenti
- Minore rigidità rispetto alla tricomponente
- Non consigliata in soggetti con pene di dimensioni medio-grandi
- Maggior rischio di malfunzionamento rispetto alla malleabile
- Maggiore ingombro volumetrico della pompa
Protesi peniene idrauliche tricomponenti
Le protesi gonfiabili tricomponenti, sono costituite da 2 cilindri, una pompa e un reservoir.
Il fluido è contenuto in un serbatoio separato posizionato nell’addome.
Vantaggi protesi peniene tricomponenti
- Ottima simulazione dello stato flaccidità
- Ottima simulazione della rigidità
- Maggior naturalezza del pene
- Miglior aspetto cosmetico
Svantaggi protesi peniene tricomponenti
- Costi elevati
- Maggior rischio di malfunzionamento
- Richiesta buona destrezza manuale e buona sensibilità aptica
Oggi, le protesi tricomponenti sono le più comuni.
Quanto sono affidabili le protesi peniene?
Lo sviluppo e il perfezionamento dei materiali ha fatto sì che il rischio di infezioni sia ridotto al minimo. Infatti le protesi peniene di ultima generazione sono totalmente affidabili e consentono, mediante uso regolare e costante, anche un incremento delle dimensioni peniene (lunghezza e circonferenza) agendo quindi come estensore penieno. Non presentano controindicazione ad eseguire esami diagnostici tipo TC e RMN così come eventuali interventi sulla vescica e/o prostata.
Come influiscono sul piacere e sulla sensibilità
L’impianto penieno non interferisce assolutamente sulla sensibilità, sull’orgasmo, sull’eiaculazione e sulla funzione urinaria che rimangono immodificati dall’intervento chirurgico, la protesi sarà completamente invisibile dall’esterno. Difatti i partner difficilmente se ne accorgono a meno che non venga esplicitamente detto.
Quando prendere in considerazione una protesi peniena?
Prendere in considerazione il posizionamento di una protesi peniena è una decisione molto importante, poiché è una procedura permanente e quindi non si può tornare indietro.
Generalmente è considerata l’ultima linea di terapia della disfunzione erettile. Gli uomini dovrebbero provare prima le terapie non chirurgiche, come i farmaci per via orale, le autoiniezioni e i dispositivi vacum.
Purtroppo, questi trattamenti non sono efficaci e/o appropriati per tutti. Ad esempio, soggetti che assumono farmaci contenenti nitrati non possono assumere compresse per la disfunzione erettile. Altri potrebbero anche non essere in grado di eseguire autoiniezioni. La buona notizia è che le protesi peniene hanno in generale alti tassi di successo. Molti uomini confermano che la sensazioni sessuali, l’orgasmo e l’eiaculazione sono esattamente come prima dell’impianto.
Posso scegliere la lunghezza della protesi peniena prima di sottopormi all’intervento?
La protesi peniena è disponibile in diverse misure, che saranno scelte dal chirurgo durante la procedura in base alla lunghezza del pene e dopo accurate misurazioni.
Le protesi peniene possono aumentare le dimensioni del pene?
Si. Le protesi peniene possono aumentare la lunghezza del pene. Le protesi peniene, soprattutto quelle gonfiabili, possono agire da espansore tissutale, aumentando la lunghezza del pene e talvolta anche la circonferenza, negli uomini con disfunzione erettile refrattaria, come suggerisce un’analisi retrospettiva di soggetti sottoposti a sostituzione di protesi; alla sostituzione ,infatti, le dimensioni della protesi erano maggiori di quella posizionata inizialmente.
La protesi peniena influisce sulle dimensioni del pene?
Alcuni soggetti sperimentano un accorciamento del pene. In uno studio del 2014 dell’International Journal of Impotence Research, in un gruppo di 20 individui con protesi peniene gonfiabili è stato evidenziato che dopo l’intervento chirurgico, il 70% degli uomini aveva una riduzione della lunghezza che variava da 0,5 centimetri a 1,5 centimetri.
Tuttavia, solo il 43% dei soggetti ha effettivamente percepito la diminuzione. In altre parole, oltre la metà degli uomini non ha notato che il loro pene era più corto dopo l’intervento chirurgico.
A volte la perdita della lunghezza del pene è soggettiva. Ad esempio, gli uomini che hanno avuto problemi di erezione per lungo tempo potrebbero non ricordare con precisione le loro precedenti dimensioni del pene. Gli uomini più anziani o in sovrappeso possono sviluppare un “pene nascosto” in cui parte dell’asta viene “nascosta” nel grasso. Il pene potrebbe non essere necessariamente più corto. Invece, parte di esso potrebbe non essere visibile, rendendolo più corto di quanto non sia in realtà.
Altro motivo è che di solito gli uomini arrivano a posizionare una protesi peniena dopo circa 2-3 anni dal problema di erezione, questo significa che la fibrosi dei corpi cavernosi e l’inattività funzionale hanno generato cambiamenti irreversibili del tessuto erettile compromettendo anche le dimensioni.
La dimensione del pene è importante per molti uomini. È naturale per un uomo che considera la chirurgia protesica peniena possa sentirsi in ansia per le dimensioni dopo la procedura. Dovrebbe sentirsi libero di discutere queste preoccupazioni con il suo medico.
Quanto durano le protesi peniene?
La durata media di una protesi peniena è di circa 10 anni, chiaramente dipende anche dal tipo di utilizzo.
Dopo l’inserimento della protesi, sarò in grado di avere rapporti sessuali con la penetrazione?
Sì. Si possono avere rapporti sessuali penetrativi circa 6 settimane dopo l’intervento.
Le protesi peniene sono visibili?
La protesi malleabile dona al pene uno stato di semi-erezione permanente e può essere piegata verso l’alto o verso il basso.
Le protesi idrauliche o tricomponenti non interferiscono sulla normale consistenza e funzionalità del pene, riproducendo lo stato di flaccidità e quello di piena erezione.
Pertanto non sono visibili dall’esterno ne dal partner.
Di che materiale sono le protesi peniene?
Le protesi peniene sono realizzate in silicone con diversi tipi di rivestimenti a seconda del marchio.
Perché dovrei sottopormi al posizionamento di una protesi peniena?
Per trattare definitivamente il deficit erettile.
Chi è candidato alla protesi peniena?
La protesi peniena rappresenta un’ottima opzione terapeutica per coloro i quali non rispondono più ai farmaci orali (le pillole dell’amore) o alle iniezioni intracavernose (caverject®), o quando questi causano effetti collaterali non ben tollerati. Pazienti sottoposti ad interventi demolitivi della prostata, della vescica o del colon retto. In Italia purtroppo solo 1 candidato su 6 arriva alla protesi peniena. I limiti sono costituiti dalla scarsa informazione, dalla paura di uscire allo scoperto e dal fatto che il nostro SSN tende a non supportare questo tipo d’intervento.
La protesi può interferire con l’eiaculazione e l’orgasmo?
Non compromette né l’orgasmo né l’eiaculazione.
L’eiaculazione e l’orgasmo saranno come prima della procedura.
La protesi peniena influisce sulla fertilità?
Se il paziente non ha alcun problema di fertilità prima dell’intervento, non vi è alcun rischio che la fertilità sia influenzata dall’intervento.
Come sarà la sensibilità dopo l’intervento? Il mio pene sarà freddo?
La procedura che eseguo, mediante minima dilatazione e traumatismo dei corpi cavernosi ha lo scopo di preservare il più possibile tessuto penieno (tessuto cavernoso) in modo tale da mantenere la temperatura, la sensibilità peniena e contribuire alla normale erezione insieme alla protesi.
Con la protesi peniena malleabile, il mio pene sarà sempre in erezione?
Il pene non sarà in erezione permanente, durante i preliminari e la fase di eccitazione ci sarà un’erezione supplementare e si noterà un incremento delle dimensioni e della temperatura.
Cosa succede se non mi piace la protesi? Si può tornare indietro?
No. La protesi peniena sostituisce i corpi cavernosi, il tessuto spugnoso che in genere si riempie di sangue durante l’erezione. Quindi, è importante discutere i pro e i contro con il proprio medico prima di un intervento. Solitamente, altri trattamenti per la disfunzione erettile (come farmaci orali, vacum o iniezioni intracavernose) vengono provati prima di considerare una protesi.
L’attività sessuale sarà sempre la stessa con una protesi?
La maggior parte degli uomini presenta una normale sensibilità del pene, raggiunge l’orgasmo ed eiacula esattamente come prima del posizionamento della protesi.
Qual è il grado di soddisfazione delle protesi del pene?
La soddisfazione dei soggetti con protesi peniena è molto alta. Per gli uomini può raggiungere l’85%, mentre per i loro partner, può arrivare fino al 90%;
percentuale che supera di gran lunga il livello di soddisfazione delle terapie orali o intracavernose, con un miglioramento significativo della qualità di vita funzionale, personale, sociale e relazionale.
Infatti l’88% dei soggetti che ha una protesi consiglierebbe l’intervento ad un parente o un amico, l’87% lo rifarebbe.
La soddisfazione della partner predice il benessere di coppia attraverso un rapporto direttamente proporzionale.
Com’è la procedura di impianto?
La procedura posizionamento di protesi è un intervento chirurgico mini invasivo della durata di circa 1 ora che può essere eseguito generalmente in day hospital, mentre in alcuni casi è consigliabile trascorrere una notte in ospedale. La procedura è effettuata in anestesia generale o spinale in base alle caratteristiche del paziente e/o alle scelte anestesiologiche. E’ normale avere fastidio, dolore, gonfiore i primi giorni che possono essere controllati con antidolorifici per via orale.
Quali sono le complicanze a cui si può andare incontro?
La complicanza più temibile è l’infezione della protesi o dei suoi componenti e nei casi più gravi, quando le terapie conservative non funzionano è necessario l’espianto e/o la sostituzione.
È possibile un malfunzionamento nei dispositivi idraulici, che possono perdere fluido. Il fluido stesso non dovrebbe causare problemi all’organismo, ma il dispositivo dev’essere sostituito o riparato.
E’ possibile che l’organismo rigetti la protesi?
Il rischio di rigetto è inferiore all’1%.
Lo sviluppo di nuovi materiali (bioflex) e il rivestimento antibiotico (InhibiZone) permetto di azzerare quasi il rigetto.
La protesi peniena può interferire con la sicurezza in aeroporto?
La maggior parte delle protesi peniene gonfiabili ha minime parti metalliche, pertanto non dovrebbero innescare alcun metal detector. Il paziente riceverà un cartellino/carta d’identità che lo identifica come portatore del dispositivo medico per evitare questo tipo di situazioni.
E’ possibile effettuare la RMN dopo il posizionamento di protesi peniena?
Si. Si può effettuare la risonanza magnetica tranquillamente.
In cosa consiste la tecnica mini invasiva per le protesi peniene?
La tecnica mini invasiva per le protesi peniene da me utilizzata, appresa e perfezionata in centri di riferimento internazionale, permette di inserire tutte e 3 le componenti mediante un’unica incisione che a cicatrizzazione avvenuta, sarà quasi invisibile.
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