Tutto su contraccezione maschile e vasectomia come metodo più sicuro

Quando si parla di contraccezione, il pensiero va subito ai metodi femminili, come la pillola anticoncezionale o la spirale, ma il controllo sulla fertilità non è una responsabilità esclusiva delle donne: anche gli uomini hanno opzioni efficaci a disposizione. Oltre al preservativo, negli ultimi anni la ricerca ha esplorato nuove frontiere della contraccezione maschile, tra cui pillole ormonali sperimentali, inibitori reversibili dello sperma e gel contraccettivi, anche se nessuna di queste ha ancora raggiunto l’affidabilità della vasectomia. Nonostante il suo successo all’estero, in Italia questo metodo resta poco noto e circondato da falsi miti. Approfondiamo quindi cosa è la vasectomia, come funziona e perché sempre più uomini la scelgono come soluzione contraccettiva definitiva.

Cosa è la vasectomia e a cosa serve come metodo di contraccezione maschile

La vasectomia, anche conosciuta come sterilizzazione maschile, è la forma più efficace e sicura di contraccezione maschile, che ha inoltre effetti permanenti.

Ma cosa è la vasectomia esattamente? Si tratta di un intervento chirurgico che blocca i dotti deferenti e che impedisce quindi agli spermatozoi di essere rilasciati durante l’eiaculazione. È una scelta definitiva per gli uomini che non vogliono correre il rischio di procreare e vogliono una soluzione sicura e duratura.

Un aspetto importante da sottolineare è che l’intervento di vasectomia non altera in alcun modo la vita sessuale: le dinamiche legate al desiderio, alla potenza sessuale, all’eiaculazione e al raggiungimento dell’orgasmo rimangono esattamente identiche a quelle pre-intervento.

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Come funziona la vasectomia: tecniche e procedura dell’intervento

Una volta chiarito cos’è la vasectomia, spieghiamo nel dettaglio come viene eseguito l’intervento. La vasectomia è una procedura chirurgica che fino agli anni ’80 è stata eseguita praticando con il bisturi due piccole incisioni nello scroto, che venivano poi chiuse con punti di sutura, per legare e sezionare i canali deferenti. Oggi, invece, viene prediletta la tecnica senza bisturi chiamata “no-scalpel vasectomy”, che prevede l’utilizzo di particolari pinze per avvicinare i dotti deferenti alla cute scrotale. Successivamente, si pratica una piccolissima apertura sulla cute per riuscire a isolare i canali deferenti che vengono poi legati e sezionati. L’intervento può anche essere eseguito praticando una singola incisione al centro dello scroto. Il paziente non avverte dolore perché viene somministrato un anestetico locale.

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Quando fare la vasectomia? Chi può considerarla e quali sono i vantaggi

Gli uomini che non intendono procreare possono scegliere liberamente di sottoporsi ad una vasectomia. Quando farla dipende dalle esigenze personali del paziente: spesso l’intervento rappresenta una soluzione ideale per coppie stabili che hanno già dei figli e non vogliono averne altri; oppure, per chi desidera sollevare la partner dall’uso di metodi anticoncezionali ormonali, che a lungo andare potrebbero avere effetti sulla salute.

Una motivazione più recente che spinge alcuni uomini a sottoporsi all’intervento è invece legata all’ambiente (prendendo il nome di “vasectomia climatica”) e alla volontà di ridurre l’impronta ecologica individuale, basandosi su studi che evidenziano come la nascita di un figlio aumenti significativamente le emissioni di CO2.

Qualunque sia il motivo alla base, il vantaggio principale della vasectomia è come funziona a livello contraccettivo. Rispetto ad altre tecniche, come la legatura delle tube (sterilizzazione femminile), la vasectomia garantisce una protezione molto più sicura e duratura contro la gravidanza. 

Nonostante sia oggi ampiamente riconosciuto come il metodo contraccettivo maschile più efficace, in Italia questa pratica è ancora poco diffusa, scelta solo da circa lo 0,1% degli uomini. Diversamente avviene all’estero, dove le percentuali di uomini che si sottopongono all’intervento di vasectomia sono il 21% in Inghilterra, il 22% in Canada, il 19,5% in Nuova Zelanda e il 12,7% negli Stati Uniti.

Intervento di vasectomia: quanto dura e tempi di recupero

La vasectomia si esegue in regime ambulatoriale, il che significa che il paziente può tornare a casa il giorno stesso dell’intervento, eseguito in modo rapido e poco invasivo. 

Il medico potrebbe prescrivere dei farmaci antidolorifici per alleviare eventuali piccoli fastidi conseguenti alla procedura, che generalmente si manifestano nelle prime ore post-operatorie. Potrebbe inoltre verificarsi un lieve sanguinamento, ma questo di solito si risolve spontaneamente entro 24 ore. La zona dell’intervento va comunque pulita e medicata seguendo attentamente le indicazioni del medico.

tempi di recupero sono abbastanza brevi, e il paziente può riprendere molte attività quotidiane in poco tempo (nell’arco di 48 ore). Ad esempio, si può fare la doccia già il giorno successivo alla vasectomia, prestando però attenzione a non strofinare la zona dello scroto con l’asciugamano.

Impacchi di ghiaccio possono aiutare a ridurre gonfiore e dolore nelle prime 36 ore successive all’intervento. Invece, è consigliabile evitare rapporti sessuali e eiaculazioni per almeno una settimana, per garantire una completa guarigione. 

Risultati e benefici della vasectomia tra i metodi di contraccezione maschile

Una delle preoccupazioni dei pazienti che si sottopongono a vasectomia è quanto tempo dopo possono tornare ad avere rapporti sessuali. In generale, il consiglio è di astenersi per circa 20 giorni, così da permettere alla zona di guarire correttamente.

La vasectomia consente all’uomo di assumersi la piena responsabilità della contraccezione maschile all’interno della coppia, tuttavia, bisogna sottolineare che, subito dopo l’intervento, potrebbero esserci ancora degli spermatozoi presenti nella porzione di dotto deferente che arriva alla prostata. Questi verranno emessi nelle eiaculazioni successive, ma entro un periodo di tempo che varia da paziente a paziente: nel 95% dei casi, lo sperma risulta privo di spermatozoi dopo circa 20 eiaculazioni e circa 8 settimane dall’intervento. 

Sebbene la vasectomia venga considerata una soluzione contraccettiva permanente, esiste una possibilità di reversibilità, anche se non garantita, poiché il processo di riconnessione dei dotti deferenti può essere effettuato solo dopo almeno 10 anni dall’intervento, e non sempre l’uomo recupera la fertilità. 

La vasectomia è quindi il metodo contraccettivo maschile più efficace in assoluto di cui disponiamo oggi, ma è importante ricordare che non protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili. Vorresti avere maggiori informazioni su cosa è lavasectomia e a cosa serve? Un esperto in andrologia potrà fornirti tutte le informazioni necessarie, valutare la tua situazione personale e guidarti nel processo decisionale.

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Il Dr. Francesco De Luca è un medico chirurgo specializzato in Uro-Andrologia il quale mette a tua disposizione le sue numerose specializzazioni per garantirti il ritrovamento del tuo benessere psicofisico. Affidati alle competenze del Dr. Francesco De Luca per qualsiasi informazione sulla vasectomia e sui metodi contraccettivi maschili. 

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