Riassunto
Cos’è la ialuronidasi
Negli ultimi anni sempre più persone si sono sottoposte a iniezioni di acido ialuronico, trattamenti mininvasivi che consentono di ottenere risultati immediatamente visibili. I filler dermici sono molto utilizzati in medicina estetica e rappresentano un una valida alternativa alla chirurgia; tuttavia, ci sono casi di pazienti insoddisfatti dei risultati finali.
Questo si verifica specialmente quando i filler dermici vengono iniettati in modo improprio da personale non adeguatamente qualificato. Gli effetti negativi dei filler di acido ialuronico possono essere invertiti riportando i tessuti alla loro condizione originaria, effettuando iniezioni di ialuronidasi; un enzima che viene prodotto dai nostri globuli bianchi, per muoversi più rapidamente attraverso i tessuti connettivi. Questo enzima riesce infatti a degradare l’acido ialuronico accelerandone il suo riassorbimento.
Esistono sei tipi noti di ialuronidasi (ialuronidasi 1–4, PH-20 e HYALP1) e viene commercializzata in diverse formulazioni approvate dalla FDA, tra cui Hydase, Hylenex, Amphadase e Vitrase.
Quando viene effettuata la ialuronidasi
In medicina si ricorre alla ialuronidasi per diversi scopi:
- infondere fluidi attraverso i tessuti sottocutanei (ipodermoclisi), in particolare in ambito pediatrico;
- accelerare la diffusione di farmaci e anestetici locali per via sottocutanea;
- coadiuvare l’assorbimento del mezzo di contrasto radiologico;
- ridurre edemi (uso off-label);
- riassorbire ematomi;
- trattare l’emorragia vitreale;
- nei pazienti in chemioterapia per il trattare lo stravaso al fine di prevenire la necrosi tissutale;
- per l’anestesia retrobulbare nella chirurgia oftalmica;
- trattare condizioni che causano un’eccessiva produzione di muco, come la sinusite cronica.
Si ricorre poi alla ialuronidasi per invertire i seguenti effetti indesiderati dei filler di acido ialuronico:
- reazione allergica da filler;
- noduli;
- granulomi;
- cecità indotta da acido ialuronico;
- occlusione vascolare:
- effetto Tyndall;
- risultato estetico insoddisfacente ipercorrezione – ipo-correzione;
- dislocazione e/o migrazione;
- necrosi cutanea da iniezione da filler.
Ialuronidasi e acido ialuronico: come invertire gli effetti del filler
La ialuronidasi è in grado di dissolvere anche l’acido ialuronico naturale, ma prima di questo effetto dissolve il filler di acido ialuronico nell’area interessata dal trattamento.
La dissoluzione dell’acido ialuronico naturale non è di qualcosa di preoccupante perché si tratta di una sostanza costantemente prodotta e dissolta dal corpo; quindi, l’organismo è in grado di ripristinare l’acido ialuronico naturale al suo livello di pretrattamento in pochissimo tempo. Non vi sono invece conseguenze a livello dei tessuti, l’effetto “scavato” che si nota in alcuni pazienti nel post trattamento con ialuronidasi è dovuto al temporaneo assorbimento dell’acido ialuronico e tende a svanire in pochi giorni.
La quantità precisa di ialuronidasi necessaria per dissolvere completamente il filler di acido ialuronico può variare a seconda del tipo e della quantità di filler. In generale, per sciogliere il prodotto è necessario un rapporto 1:1 tra ialuronidasi e filler di acido ialuronico. Nel caso di filler di acido ialuronico che utilizzano la tecnologia di cross-linking, possono essere necessarie più sessioni di trattamento. Inoltre, la quantità raccomandata di ialuronidasi può essere influenzata dal livello di concentrazione di acido ialuronico nel filler.
Maggiore è il cross-linking, più difficile sarà per la ialuronidasi accedere ai suoi siti di legame all’interno del filler. Per questo motivo, i filler con estesi cross-linking richiedono più tempo per dissolversi. Inoltre, maggiore è la concentrazione di acido ialuronico, più lentamente sarà disciolto dalla ialuronidasi. Più un filler è “cross-linkato” e maggiore è il volume iniettato, più alto sarà il numero di unità di ialuronidasi necessaria per eliminarlo.
Come avviene il trattamento di ialuronidasi
La procedura si esegue tramite iniezioni nello stesso piano dermico dove è stato precedentemente inoculato il filler, dopo aver applicato una crema anestetica. Dopo il trattamento, è possibile riprendere subito la normale attività quotidiana. Il miglior approccio terapeutico è quello “less is more” scelto dalla maggior parte dei medici, il quale prevede più sedute nel corso delle quali viene iniettata una dose relativamente bassa dell’enzima, piuttosto che una singola seduta in cui si inietta una dose più elevata.
La ialuronidasi dissolve l’acido ialuronico nell’area trattata in modo rapido ed efficace. Gli effetti sono visibili entro 2-3 giorni, anche se in alcuni pazienti bisogna attendere un paio di settimane per raggiungere gli effetti completi. Questo dipende dal fatto che i vari filler hanno diversi gradi di densità e possono richiedere una quantità maggiore o un numero ripetuto di trattamenti per essere dissolti. Nel caso in cui il paziente voglia sottoporsi a nuovi filler si consiglia di attendere almeno 2 settimane dal trattamento con ialuronidasi: se il filler di acido ialuronico venisse iniettato troppo presto, ci sarebbe un potenziale rischio che la ialuronidasi possa dissolvere parte del nuovo filler.
Ialuronidasi: possono verificarsi effetti indesiderati?
Il trattamento è sicuro e ben tollerato dai pazienti. La comparsa di gonfiore è normale, può durare fino a 2 settimane e si raccomanda di attendere la sua scomparsa per effettuare una nuova iniezione.
La ialuronidasi ha effetti collaterali rari che possono essere:
- prurito e una lieve reazione allergica in prossimità del sito di somministrazione, con un’incidenza riportata compresa tra lo 0,05% e lo 0,69%;
- orticaria e angioedema in meno dello 0.1% dei casi.
Per prevenire le reazioni allergiche, può essere effettuato un test cutaneo preliminare mediante iniezione intradermica di poche unità di ialuronidasi (3 UI) a livello dell’avambraccio. La comparsa di una papula di tipo orticarioide pruriginosa entro 5 minuti, e la sua persistenza per 20-30 minuti, determinano una reazione positiva.
Le iniezioni di ialuronidasi dovrebbero essere evitate in pazienti allergici al collagene bovino e alle punture di api perché possono verificarsi reazioni crociate.
Ialuronidasi: risultati e prospettive future del trattamento
La ialuronidasi è l’unico metodo di trattamento efficace e sicuro quando per dissolvere i filler all’acido ialuronico e invertire i loro effetti.
I pazienti a cui sono stati iniettati filler dermici composti da materiale diverso dall’acido ialuronico, come Radiesse (idrossiapatite di calcio) e Sculptra (acido poli-L-lattico), devono invece attendere che gli effetti di questi filler svaniscano nel tempo.
Nuove potenziali applicazioni della ialuronidasi nella medicina estetica possono essere per il trattamento di:
- cicatrici, riducendo il collagene in eccesso e quindi migliorandone l’aspetto;
- cellulite, riducendo il tessuto connettivo che causa l’effetto infossato a buccia d’arancia.
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