Riassunto
Cos’è la sindrome del pene flaccido-duro?
La sindrome del dolore pelvico cronico (CPP), dall’inglese Chronic Pelvic Pain Syndrome (CPPS), è una patologia molto diffusa nella società occidentale e colpisce sia gli uomini che le donne.
Questa condizione prende il nome dalla morfologia (rigida) del pene durante lo stato di flaccidità. La tensione cronica della regione pelvica provoca una riduzione del flusso sanguigno al pene che porta ad avere un pene sia rigido anche nel suo stato di flaccidità. Tale condizione, che causa una perdita di dimensioni e problemi di erezione del pene, ha un impatto significativo sulla qualità della vita di chi ne è colpito a causa dei sintomi fisici debilitanti a cui si somma il carico psicologico.
Qual è la prevalenza della sindrome del dolore pelvico cronico?
La sindrome del pene flaccido duro è una condizione che è ancora sconosciuta alla maggior parte dei medici poiché al momento la letteratura scientifica è molto scarsa.
La vera prevalenza non è nota, ma nei forum sono stati segnalati casi di uomini di età compresa tra la tarda adolescenza e la settima decade di vita, con maggiore frequenza tra i 18 e i 35 anni. I sintomi possono essere presenti per molti anni prima che si arrivi a una corretta diagnosi.
I soggetti che ne sono colpiti ricercano assistenza medica solo quando notano cambiamenti allarmanti nella forma e nelle dimensioni del pene. I pazienti, spesso, effettuano l’autodiagnosi facendo ricerche online sulle cause del pene durissimo. Questa è una condizione diversa dall’induratio penis plastica perché non ci sono segni visibili di ispessimenti e/o formazione di placche. Tuttavia, è una condizione angosciante e poco compresa.
Comprensione Generale del Pene Flaccido
Oltre alla specifica sindrome del pene flaccido-duro, è essenziale comprendere la natura generale del pene flaccido e le sue potenziali cause. Il pene può diventare flaccido a causa di una serie di motivi, tra cui fattori ormonali, come bassi livelli di testosterone, problemi vascolari, stress, stanchezza o l’uso di certi farmaci. La disfunzione erettile, una condizione in cui un uomo non può ottenere o mantenere un’erezione sufficiente per un rapporto sessuale, è strettamente correlata a questo problema.
La medicina sessuale moderna offre una vasta gamma di trattamenti, dalla terapia ormonale alla fisioterapia, per affrontare queste sfide. È fondamentale consultare un urologo o un andrologo di fiducia, come il Dr. Francesco De Luca, per una diagnosi accurata e un approccio terapeutico personalizzato. Puoi prenotare una visita oggi stesso, oppure parlarne tramite whatsapp.
Quali sono i sintomi della sindrome del pene flaccido duro?
I sintomi più comuni della sindrome del pene flaccido sono:
- Dolore penieno e perineale. Questo è più grave in posizione eretta, meno in posizione seduta e assente quando supino. Il dolore regredisce durante la minzione.
- Accorciamento penieno associato a una costante sensazione di crampo / contrattura nella zona pelvica.
- Cambiamenti sensoriali del pene possono essere riportati con il pene insensibile al tatto.
- Disfunzione erettile.
- Riduzione delle erezioni mattutine e notturne.
- Spesso è necessaria un’eccessiva stimolazione fisica per ottenere un’erezione, oltre allo stimolo visivo o al pensiero cognitivo.
- Pene sempre duro nello stato di flaccidità.
- Vene superficiali particolarmente evidenti.
- Il glande resta flaccido durante l’erezione.
- Dolore durante l’eiaculazione e la minzione con una riduzione del flusso urinario.
- Mani e piedi freddi
Al pene duro e agli altri sintomi fisici si associano sintomi psicologici come insonnia, ansia, depressione, sentimenti di bassa autostima che portano all’isolamento sociale e ai pensieri suicidi.
Quali sono i segni clinici della sindrome del pene flaccido-duro?
L’esame obiettivo dell’addome e l’esplorazione digito rettale risultano solitamente nella norma. L’esame del pene nello stato di flaccidità può rivelare il tessuto cavernoso congestionato come un pene semi-eretto, con una consistenza gommosa.
Quando il pene è eretto, invece, risulta molto teso con il paziente che riferisce un livello crescente di dolore. Il glande può rimanere flaccido nella durata dell’erezione.
Quali sono le cause della sindrome del dolore pelvico cronico?
Fino a poco tempo fa, la prostatite cronica abatterica è stata ampiamente accettata come principale causa del dolore pelvico cronico negli uomini. Questo fino a quando un nuovo fenomeno, noto come sindrome del pene flaccido-duro, è stato riconosciuto come causa alternativa di incessante dolore pelvico nei soggetti maschili.
Si ritiene che lo sviluppo possa essere di natura multifattoriale. Le influenze biologiche, psicologiche e sociali contribuiscono tutte allo sviluppo e alla gravità della condizione alterando l’irrorazione neuro–vascolare ai muscoli del pavimento pelvico e del pene.
Lo stress è un fattore di rischio chiave che può causare una contrazione prolungata dei muscoli del pavimento pelvico. Lo stress può essere scatenato da una lesione diretta al pene durante i rapporti sessuali, da masturbazione eccessiva, da esercizi di allungamento penieno (jelqing). Lo stress secondario deriva da sofferenza psicologica in assenza di lesioni.
Una delle teorie biologiche proposte per spiegare la relazione tra stress e sviluppo della sindrome del pene flaccido-duro è la seguente:
- Lo stress iniziale, sia esso fisico che psicologico, innesca una lotta anormale con conseguente aumento della stimolazione simpatica ai muscoli del bacino attraverso il ramo perineale del nervo pudendo.
- Le fibre nervose afferenti rilasciano adrenalina, noradrenalina e cortisolo che promuovono un aumento del flusso sanguigno verso i muscoli bulbo-spongioso, ischiocavernoso ed elevatore dell’ano, nonché una contrazione muscolare sostenuta.
- La contrazione prolungata dei muscoli ischiocavernoso e bulbocavernoso provoca un ostacolato drenaggio venoso del pene attraverso la compressione della vena dorsale profonda. Questo processo è probabilmente responsabile del pene duro o del pene semi-rigido nello stato di flaccidità.
- La contrazione prolungata dei muscoli provoca la mioneuropatia pelvica secondaria all’infiammazione neurogena. I muscoli perdono la loro la capacità di rilassarsi, rimanendo contratti. I crampi, la sensazione di contrattura che i soggetti descrivono nella loro pelvi, l’accorciamento del pene, la disfunzione erettile e urinaria sono probabilmente attribuiti a questo.
- Quindi si verifica una sindrome miofasciale. Numerosi punti dolorosi si sviluppano nei muscoli, portando l’area a diventare ipersensibile. Una leggera stimolazione al pene o nella zona pelvica provoca una complessa cascata di impulsi nervosi afferenti ed efferenti, con conseguente secrezione di neuropeptidi che conseguentemente causano dolore intenso e infiammazione sproporzionata rispetto allo stimolo iniziale.
Quanto incidono i fattori esterni?
I fattori psicosociali che contribuiscono allo sviluppo di questa sindrome sono correlati alla natura psicosessuale della condizione. Gli uomini si accorgono di avere il pene più duro o notano la ricorrenza dei sintomi in momenti di stress elevato e questo aggrava la situazione perché fa crescere ancora di più i livelli di stress e ansia, innescando così una maggiore stimolazione simpatica a livello della pelvi.
A questo punto i soggetti possono focalizzare in maniera spropositata la loro attenzione su questa condizione, eseguendo regolari autopalpazioni dell’area che può risultare ipersensibile.
Ciò si traduce in ulteriore spasmo muscolare ed esacerbazione dei sintomi. Una possibile spiegazione del fatto che alcuni uomini tendono a catastrofizzare e spesso hanno sensi di colpa, per eventi eseguiti in passato come l’eccessiva masturbazione o per alcune tecniche sessuali, che possono essere totalmente indipendenti.
Altre possibili conseguenze possono essere un’alterazione della libido e un’avversione per l’attività sessuale. Con il passare del tempo, infatti, livelli elevati di cortisolo possono portare a bassi livelli di testosterone, cosa che porta a un’alterazione della libido e delle prestazioni sessuali. Ciò può portare alla percezione della perdita della virilità.
Come viene effettuata la diagnosi?
Come avviene per tutte le sindromi del dolore pelvico cronico, anchealla diagnosi della sindrome del pene flaccido-duro si arriva per esclusione. La maggior parte degli uomini con sindrome del pene flaccido-duro ha consultato diversi medici e urologi ignari della presenza di tale condizione che, infatti, al momento non è ampiamente riconosciuta da molti medici.
Molti pazienti non cercano aiuto perché sono imbarazzati o non sono sinceri riguardo al loro problema con l’organo genitale sempre duro,quindi, potrebbero presentarlo come un problema del pavimento pelvico. È estremamente difficile per i medici diagnosticare e fornire un trattamento adeguato in quanto sono disponibili pochissimi studi.
Ciò può portare a diagnosi errate. Ad alcuni potrebbe essere diagnosticata l’Induratio Penis Plastica, mentre altri potrebbero essere derisi, sentendosi dire che è tutto nella loro testa.
Non è affatto raro che i pazienti abbiano ricevuto numerose indagini diagnostiche come: esami ormonali, PSA, esame delle urine, spermio-coltura, screening per le malattie sessualmente trasmissibili, cistoscopia, eco color Doppler penieno e risonanza magnetica della pelvi/ pene, tutte assolutamente nella norma.
La storia clinica e l’esame fisico possono aiutare nella diagnosi. Segni e sintomi chiave possono essere l’accorciamento del pene (sebbene sia altamente soggettivo), dolore cronico che regredisce in posizione supina e durante la minzione, i pazienti in genere descrivono il proprio pene come “vuoto”, semi eretto allo stato di flaccidità con una consistenza gommosa.
Qual è il trattamento per la sindrome del dolore pelvico cronico?
La sindrome del pene flaccido-duro è difficile da trattare a causa del fatto che è poco conosciuta e non ancora ampiamente riconosciuta. Come qualsiasi altra condizione di dolore pelvico cronico, è necessario ricorrere a un approccio olistico multimodale.
La prima cosa da fare è rassicurare il paziente sul fatto che non vi sono alterazioni a livello fisico per quanto riguarda il pene, spiegando che questa è una sindrome del dolore cronico. L’uso di analgesici e farmaci per il dolore neuropatico può essere raccomandato per alleviare i sintomi.
Il rilassamento svolge un ruolo significativo nel ristabilire i normali schemi respiratori facilitando in tal modo il movimento addominale appropriato. L’interruzione delle normali escursioni diaframmati che durante la respirazione è strettamente associata alla tensione pelvica. La sindrome del pene flaccido-duro causa al paziente uno stato di angoscia e ansia che porta a una respirazione superficiale, rinforzi addominali e affaticamento dei muscoli addominali.
Gli esercizi per ripristinare il normale controllo del pavimento pelvico, il biofeedback, la fisioterapia per il rilascio dei trigger point, gli esercizi di Kegel inversi, consentono di rimuovere la tensione ed alleviare il dolore.
Molto spesso i forum online incoraggiano gli esercizi di “Kegel” per rafforzare il pavimento pelvico e per migliorare le prestazioni sessuali, ma questi esercizi, specie se fatti in modo eccessivo, non fanno altro che peggiorare la situazione.
Poiché l’ansia è il principale fattore di rischio per lo sviluppo e la persistenza di questa condizione, la terapia cognitivo comportamentale è il primo approccio. Ai pazienti viene insegnato ad affrontare qualsiasi problema emotivo sottostante favorendo lo sviluppo di tecniche di gestione dello stress. È fondamentale poi avere un regolare ritmo sonno-veglia, una buona igiene, un’alimentazione sana e fare esercizio fisico regolare, tutti fattori noti per aiutare a ridurre lo stress e migliorare il benessere psico-fisico.
Inoltre, è riportata l’ottima efficacia del tadalafil giornaliero e della terapia con onde d’urto a bassa intensità che sembrano agire mediante il meccanismo antinfiammatorio con miglioramento dell’ossigenazione tissutale e rilasciamento della muscolatura.
Altra opzione percorribile è il trattamento con tossina botulinica che può aiutare ad alleviare alcuni dei sintomi associati alla sindrome del pene flaccido duro.
La tossina botulinica agisce rilassando temporaneamente la muscolatura liscia delle pareti dei vasi sanguigni che portano il sangue al pene, aumentando così significativamente il flusso sanguigno.
Come aumentare la consapevolezza della sindrome?
Negli uomini di qualsiasi età, in presenza di dolore pelvico cronico associato a disfunzione urinaria ed erettile, deve essere sospettata la sindrome del pene flaccido-duro.
Al momento questa condizione non è universalmente accettata dagli urologi a causa della scarsa letteratura sull’argomento, nonostante i debilitanti sintomi fisici ed emotivi che può causare.
Aumentando la consapevolezza della sindrome, si spera di fornire una migliore comprensione del disturbo al fine di consentire una diagnosi precoce, ridurre le diagnosi errate e consentire un accesso più rapido alla terapia appropriata.
FAQ – Domande e risposte sul pene flaccido duro
Come capire se si hanno i sintomi della disfunzione erettile?
- Perdita occasionale o costante dell’erezione durante un’attività sessuale;
- Assenza di orgasmo (climax);
- Impossibilità di eiaculare
- Eiaculazione precoce;
- Incapacità di raggiungere un’erezione nonostante ci sia eccitazione;
- Calo significativo del desiderio sessuale;
- Difficoltà a intrattenere rapporti
- Tendenza frequente verso l’auto-soddisfazione sessuale.
Quali sono i principali motivi del pene flaccido-duro?
Le ragioni più frequenti di un pene flaccido-duro includono:
- dolore nel pene, problemi erettili,
- pene che rimane eretto quando è a riposo,
- il glande che non si indurisce durante l’erezione,
- dolore durante l’erezione o l’eiaculazione.
- Alcune cause possono anche essere di natura psicologica, come: stress, depressione e ansia da prestazione
Cosa fa bene all’erezione?
La disfunzione erettile e l’eiaculazione precoce sono strettamente legate. Alcuni cibi noti per le loro proprietà afrodisiache possono potenziare il desiderio e la performance sessuale: asparagi, avocado, champagne, fichi, mandorle, peperoncino, ostriche, molluschi.
Come avere un’erezione più forte?
Esercizi aerobici come ciclismo, nuoto e camminata, e allenamenti di resistenza, come quelli in palestra, possono essere molto benefici: sollevare pesi, fare squat e utilizzare manubri aiuta ad espandere i vasi sanguigni, promuove la circolazione e aumenta l’apporto di sangue al pene, favorendo una migliore funzionalità degli organi sessuali.
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