Riassunto
Cos'è il priapismo?
Il priapismo è un’erezione patologica prolungata e spesso dolorosa, che non è associata all’eccitazione sessuale, ma causata da un’alterazione dell’emodinamica del pene. L’organo genitale può restare in erezione fino a 4-6 ore, anche dopo un eventuale orgasmo, determinando una situazione imbarazzante e fastidiosa per il soggetto interessato.
Il priapismo maschile, specialmente quello ischemico,non deve essere sottovalutato, ma va considerato come un’emergenza andrologica. L’erezione prolungata, infatti, può determinare importanti lesioni ai tessuti del pene, aumentando la possibilità di fibrosi dei corpi cavernosi e portando a possibili danni permanenti come la disfunzione erettile.
Come si manifesta il priapismo: i sintomi principali da non sottovalutare
Esistono tre diversi tipi di priapismo:
- priapismo ischemico o a basso flusso, chiamato anche priapismo venoso, in cui la rigidità dell’organo genitale è determinata da un insufficiente deflusso di sangue venoso;
- priapismo non ischemico o ad alto flusso, chiamato anche priapismo arterioso, caratterizzato da un flusso eccessivo di sangue nell’organo genitale che risulta eretto, ma non rigido.
- priapismo intermittente (ricorrente), un tipo di priapismo a basso flusso in cui uomini affetti spesso sperimentano quasi ogni giorno erezioni prolungate e dolorose legate al sonno, mentre riferiscono di avere erezioni normali durante il giorno e da svegli. Questi episodi sono generalmente di breve durata e si risolvono con misure conservative come l’esercizio fisico, la minzione o una doccia fredda.
Oltre all’erezione prolungata che può durare fino a 6 ore, il priapismo ha sintomi differenti in base alla forma in cui si presenta e quindi alla causa che lo ha determinato. Nel caso di priapismo ischemico, l’asta del pene risulta particolarmente rigida, mentre il glande è morbido e dolente. Nel priapismo non ischemico, invece, il pene è caldo, eretto, ma poco rigido, ma in genere il paziente non avverte dolore.
Le cause del priapismo: fattori di rischio e condizioni predisponenti
Nonostante sia una condizione abbastanza rara, il priapismo può avere diverse cause e manifestarsi a ogni età, specialmente tra i 5 e i 10 anni e nella seconda e quinta decade di vita, quando si parla invece di priapismo senile. Nel periodo dell’infanzia la causa principale del priapismo maschile è l’anemia falciforme, in cui la forma di globuli rossi ostacola il normale afflusso di sangue al pene; in età adulta e avanzata, invece, la patologia ha solitamente cause farmacologiche.
Il priapismo ischemico può essere associato anche a malattie o disturbi neurologici che interessano il midollo spinale e in alcuni casi, chiamati idiopatici, non vi è invece una causa apparente. La forma più comune di priapismo rimane quindi quella determinata dall’assunzione di farmaci come quelli usati per le iniezioni intracavernose, adottate per la cura del deficit erettile, o quelli assunti per migliorare o indurre l’erezione, come gli inibitori delle 5 fosfodiesterasi.
Il priapismo non ischemico è spesso la conseguenza della rottura di un’arteria cavernosa del pene, che può essere causata da un trauma o da uno schiacciamento della base del pene o del perineo. Il priapismo può portare a diverse complicanze tra cui:
- ischemia;
- trombosi per via della coagulazione del sangue;
- deficit erettile causato da danni ai vasi sanguigni del pene.
Come viene effettuata la diagnosi di priapismo?
La diagnosi di priapismo viene effettuata dal medico specialista attraverso una serie di valutazioni cliniche e diagnostiche mirate. Il processo inizia con un’anamnesi dettagliata, durante la quale vengono raccolte informazioni sui sintomi, lo stato di salute generale del paziente e possibili fattori scatenanti, come traumi nell’area genitale o l’uso di farmaci per il trattamento della disfunzione erettile.
Successivamente, il medico esegue un esame obiettivo dell’area genitale: questo permette di valutare la durata dell’erezione, il grado di rigidità (parziale o completa), la presenza di dolore e l’eventuale coinvolgimento del glande o del corpo spongioso.
Per completare il quadro clinico, vengono eseguiti esami diagnostici specifici, tra cui:
- Emogasanalisi del sangue cavernoso: consente di analizzare un campione di sangue prelevato dal pene per misurare i livelli di ossigeno, anidride carbonica e pH, fondamentale per distinguere tra priapismo ischemico e non ischemico.
- Eco-color-doppler: esame non invasivo che permette di valutare le condizioni vascolari del pene, analizzando il flusso sanguigno all’interno dei corpi cavernosi.
Una volta raccolte tutte le informazioni necessarie, il medico è in grado di identificare il tipo di priapismo e la cura più adatta al caso specifico.
Priapismo: cura e trattamenti per affrontare il problema
Che si tratti di priapismo diurno o di priapismo notturno, i rimedi possibili possono essere diversi. Nei casi meno gravi di priapismo ischemico, per ridurre l’erezione è sufficiente procedere all’irrigazione dei corpi cavernosi del pene con soluzione fisiologica. In alternativa, per favorire la detumescenza, si possono iniettare nei corpi cavernosi farmaci vasocostrittori quali fenilefrina. Si può quindi ricorrere a tecniche che facilitano il drenaggio del sangue dai corpi cavernosi (shunt).
Se tali iniziative si rivelano infruttuose, così come nei casi più gravi quando il priapismo persiste oltre 36 ore, è necessario ricorrere alla via chirurgica mediante il posizionamento di una protesi peniena, al fine di evitare l’insorgere di danni permanenti quali la fibrosi.
Il priapismo non ischemico è più semplice da trattare. In molti casi, per questo tipo di priapismo, la terapia più indicata è la semplice applicazione di ghiaccio nella zona del perineo. Nei casi più complessi, il medico può prescrivere farmaci antiandrogeni finalizzati a ridurre l’afflusso di sangue nell’organo genitale, oppure si può ricorrere a un’embolizzazione selettiva, un piccolo intervento che mira a bloccare l’arteria danneggiata.
Nel caso in cui il priapismo insorga per via della presenza di una specifica patologia, è necessario per prima cosa partire dalla cura di questa malattia. Se vuoi avere maggiori informazioni su cos’è il priapismo maschile e quali sono le possibili cure, la cosa migliore che puoi fare è prenotare un consulto con il medico specialista.
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