Varicocele e testosterone: c’è correlazione sull’equilibrio ormonale?

Cosa dicono gli ultimi studi scientifici sul nesso tra varicocele e testosterone

Esiste una correlazione tra varicocele e testosterone? In base ad alcuni studi la comparsa di questa patologia può effettivamente influenzare i livelli di testosterone portando ad una loro alterazione.

Il varicocele è uno dei disturbi maschili maggiormente diffusi, si stima interessi circa il 18% degli uomini over 40, il problema è che viene spesso diagnosticato in ritardo, nella maggior parte dei casi quando si incontrano le prime difficoltà a concepire.

Cos’è e cosa comporta il varicocele?

Questa patologia, le cui cause sono tuttora sconosciute, consiste in una dilatazione anomala delle vene testicolari, solitamente quelle del testicolo sinistro, che insorge più frequentemente durante l’adolescenza. A seconda di quanto sia visibile, viene classificato in quattro gradi, in una scala in cui il primo grado è associato a un varicocele manifesto solo agli ultrasuoni e il quarto grado invece consta in un evidente un rigonfiamento a livello scrotale.

Si tratta, soprattutto nei primi tre gradi, di una malattia subdola, poiché è generalmente asintomatica: l’unico campanello d’allarme è un dolore testicolare che migliora da supini e peggiora in posizione ortostatica, ma questo indolenzimento non è presente in tutti i soggetti.

Inoltre, questa patologia, in base ai dati diffusi dall’European Association of Urology, è responsabile del 12,3% dei casi di infertilità, anche a causa dell’associazione tra varicocele e testosterone che viene spiegata con i cambiamenti anatomici a livello testicolare:

  • La temperatura dei testicoli aumenta a causa del flusso sanguigno stagnante, condizione che può peggiorare la produzione dell’ormone sessuale maschile;
  • Le cellule di Leydig subiscono dei danni, sempre in conseguenza al ristagno ematico, che le priva di ossigeno e dei nutrienti necessari per produrre il testosterone;
  • Si manifesta stress ossidativo in quanto il varicocele aumenta la produzione di radicali liberi che danneggiano le cellule dei testicoli e di conseguenza la produzione di testosterone.

Queste condizioni comportano un’alterazione della spermatogenesi, cioè la produzione degli spermatozoi, che può peggiorare nel tempo.

Per prevenire danni nel corso dello sviluppo il varicocele dovrebbe essere identificato nel corso della pubertà, cioè quando avviene la maturazione dei testicoli. 

Varicocele e testosterone: in che modo la malattia influenza lo stato ormonale?

La qualità dello sperma nei soggetti affetti da varicocele è stata ampiamente studiata, su come la malattia agisca sui livelli ormonali, invece, si sa molto meno.

Il testosterone è l’ormone su cui si sono concentrati gli studi per evidenziare eventuali variazioni ed è stato evidenziato che nei pazienti con varicocele vi è un malfunzionamento delle cellule che si occupano della sintesi di questa molecola. Le cose migliorano effettuando una varicocelectomia, intervento che consente alle cellule di Leydig di riprendere a funzionare appieno, con effetti positivi sulla sintesi ormonale.

Atre ricerche riguardano gli ormoni LH e FSH, rispettivamente ormone luteinizzante e ormone follicolo-stimolante, responsabili della produzione degli ormoni sessuali in entrambi i sessi ma che negli uomini regolano la spermatogenesi e la sintesi del testosterone.

Diversi studi hanno evidenziato modifiche dei livelli di questi ormoni nei pazienti con varicocele.

Il varicocele influenzerebbe anche l’ormone antimulleriano AMH, responsabile dello sviluppo degli organi riproduttivi maschili, che nei soggetti affetti dalla patologia risulta inferiore del 60%. A questo dato si associa anche un basso livello dell’inibina B, ormone prodotto dai testicoli. Questa condizione danneggerebbe le cellule del Sertoli, anch’esse localizzate nei testicoli e coinvolte nella spermatogenesi.

Problemi di fertilità? Quando è opportuno rivolgersi allo specialista

Sembra quindi vi possa essere una reale correlazione tra varicocele e testosterone basso, a cui si aggiungono altri squilibri ormonali che mettono a rischio la fertilità maschile, rendendo questa patologia sicuramente un fattore di rischio di bassi livelli di testosterone, ma non è detto che ne sia effettivamente la causa.

L’infertilità maschile può infatti avere diverse motivazioni, quindi se incontri difficoltà a concepire, la cosa migliore che puoi fare è rivolgerti al medico specialista per indagare sul problema a livello fisiologico ed individuare la terapia migliore per risolverlo.