Rischio d’impotenza per contrastare l’alopecia
La finasteride, farmaco inibitore della 5 alfa reduttasi nasce inizialmente come cura per l’ipertrofia prostatica benigna ma si scopre successivamente avere effetti positivi nel combattere l’alopecia androgenetica e altre forme di perdita dei capelli.
Ricordiamo che la Finasteride ad 1 mg (Propecia®) al giorno e l’applicazione di Minoxidil 3% o 5% 1 ml bidie sono le uniche 2 terapie farmacologiche scientificamente dimostrate per contrastare l’alopecia androgenetica che come dice la parola stessa è determinata geneticamente.
In poche parole sino a che si è sottoposti alla terapia la calvizie non evolve, anzi i follicoli che erano in via di miniaturizzazione riprendono, non più stimolati dal diidrotestosterone, anche un certo diametro rendendo meno accentuato il diradamento presente prima dell’inizio della terapia stessa
La Finasteride, agendo selettivamente come inibitore dell’attività dell’enzima 5-alfa-reduttasi, impedisce la conversione del testosterone in diidrotestosterone contribuendo a contrastare l’alopecia androgenetica.
Il suo meccanismo d’azione blocca, infatti, la produzione del metabolita attivo del testosterone, cioè il diidrotestosterone.
Secondo la causa produttrice, disturbi come riduzione della libido, deficit erettile e riduzione della quantità di sperma, coinvolgono il 3,8% dei pazienti nei primi 12 mesi di utilizzo, percentuale che parrebbe scendere allo 0,3% dopo i cinque anni. Tali percentuali, però, non corrispondono a quelle previste da alcuni studi indipendenti.
Si parla quindi di sindrome post finasteride, ossia la permanenza dei disturbi prevalentemente di natura sessuale anche dopo la sospensione del farmaco.
I dati scientifici al riguardo, sono riportati sul Journal of Sexual Medicine dal Dr Irwig .
Sono stati esaminati 54 soggetti giovani con assenza di preesistenti disfunzioni sessuali a 9 e 18 mesi dalla sospensione del farmaco ed i dati confermano che nel 96% dei soggetti esaminati c’è una persistenza di sintomi sessuali.
Su un campione di 71 pazienti le percentuali di soggetti che hanno sperimentato gli effetti collaterali del farmaco per circa tre o più mesi, post interruzione del trattamento sono le seguenti: il 94% dei soggetti ha avuto una riduzione della libido; il 92% ha rilevato una diminuzione dell’eccitazione con conseguente disfunzione erettile, mentre solo il 69% ha avuto problemi di orgasmo.
Un altro studio richiama l’attenzione su un severoevento avverso che può portare all’exitus del paziente, cioè il tentativo di suicidio. In particolare, su 61 soggetti studiati, erano presenti pensieri suicidari nel 44% dei casi (vs 3% dei controlli) e l’umore depresso (da lieve a severo) era presente nel 75% dei pazienti (vs 10% dei controlli).
In conclusione ai giovani in procinto di contrastare l’alopecia con finasteride si consiglia di valutare attentamente gli effetti avversi e di discuterne col proprio medico specialista.
Bibliografia
Persistent sexual side effects of finasteride: could they be permanent? Irwig MS.
J Sex Med. 2012 Nov;9(11):2927-32.
Persistent sexual side effects of finasteride for male pattern hair loss. Irwig MS, Kolukula S.
J Sex Med. 2011 Jun;8(6):1747-53.
Depressive symptoms and suicidal thoughts among former users of finasteride with persistent sexual side effects. Irwig MS.
J Clin Psychiatry. 2012 Sep;73(9):1220-3