Rapporti non protetti? Ecco le malattie sessuali maschili
Malattie sessuali maschili: quali sono le più diffuse e come proteggersi
Le malattie sessuali maschili, note anche come infezioni sessualmente trasmesse, si trasmettono per contatto diretto attraverso i rapporti sessuali. Le cause di queste infezioni sono agenti patogeni come virus, batteri, parassiti e protozoi che vengono scambiati tra gli individui attraverso mucose di liquidi biologici infetti.
Le infezioni sessualmente trasmissibili possono interessare non solo gli organi genitali di uomo e donna, ma anche altri organi e apparati.
Principali sintomi e conseguenze del contagio da infezioni sessuali
Le malattie sessuali maschili insorgono nella maggior parte dei casi in seguito a rapporti sessuali non protetti, che permettono lo scambio di virus o batteri. Grazie al sistema immunitario, molte di queste malattie tendono ad avere un decorso latente, spesso sono asintomatiche e vengono evidenziate nel corso di screening o quando hanno già raggiunto altri organi. In quest’ultimo caso possono causare un’infiammazione, che può portare a:
- Prostatite
- Vescicolite
- Cistite
- Uretrite
- Orchite
- Epidimite.
Conseguenze dell’insorgenza di un’infiammazione a trasmissione sessuale possono essere le seguenti:
- eiaculazione precoce
- diminuzione della funzione erettile
- impotenza
- sterilità.
Il fatto che nella maggior parte dei casi le malattie sessuali maschili siano prive di manifestazioni cliniche, purtroppo, facilita il contagio.
Caratteristiche più comuni delle malattie sessuali maschili
Rientrano nell’elenco delle infezioni a trasmissione sessuale oltre 30 patologie, alcune delle quali non sono curabili e accompagnano il paziente per tutto l’arco della sua vita.
I virus e i batteri responsabili di queste infezioni penetrano nell’organismo, ma spesso non ci si accorge della loro presenza perché il sistema immunitario tende a sopprimere le infezioni lasciandole latenti, senza sintomi. In questi casi è possibile accorgersi della patologia contratta solo effettuando esami preventivi o a causa della manifestazione di un processo infiammatorio.
Si possono elencare 5 gruppi di infezioni a trasmissione sessuale:
- Virali. I virus possono permanere nel corpo per diverso tempo allo stato inattivo e mostrare la loro presenza solo in caso di ridotta immunità. Le infezioni virali possono essere ad esempio il papilloma virus, l’herpes genitale, l’epatite B e C. L’HPV tra tutte è la più comune.
- Batteriche. I batteri entrano nel corpo principalmente per contatto sessuale. Esempi di infezioni batteriche sono clamidia, gonorrea, microplasmosi, ureaplasmosi.
- Funghi. I più diffusi sono i funghi, che causano la candidosi e crescono a livello incontrollato in casi di ridotta immunità o interruzioni ormonali. La candida si contrae attraverso rapporti non protetti.
- Protozoi. L’agente eziologico Trichomonas vaginalis è la causa della Tricomoniasi, una delle più diffuse malattie a trasmissione sessale.
- Parassiti. La ftiriasi – nota come pediculosi pubica – e la scabbia, sono patologie di natura parassitaria. Molto diffuse sono malattie curabili come gonorrea, sifilide, tricomoniasi e clamidia e altre non curabili completamente come l’epatite B, il papilloma virus (HPV), il virus dell’herpes simplex (HSV) e l’HIV.
Incubazione e manifestazione delle infezioni sessuali
L’incubazione delle infezioni a trasmissione sessuale è in media tra 1 e 7 giorni, periodo variabile a seconda dell’agente patogeno. In alcuni casi il periodo di incubazione può arrivare a diverse settimane o mesi.
Maggiormente a rischio contrazione sono gli adolescenti e gli uomini sotto i 50 anni, che sono categorie sessualmente più attive.
I microrganismi patogeni che portano alle infiammazioni possono condurre alla diminuzione della fertilità, poiché capaci di inficiare la qualità dello sperma.
Come trattare le malattie sessualmente trasmissibili
Il trattamento delle malattie sessuali è diverso in base alla causa scatenante.
In caso di infezione batterica e parassitaria risulta efficace una cura a base di antibiotici, mentre per herpes e HIV si ricorre agli antivirali che possono variare il tono delle malattie, ma purtroppo non curarla.
Nel caso di epatite B, gli antivirali combattono il virus rallentando i danni epatici.
Le malattie sessuali sono una minaccia non solo per chi le contrae, ma anche per il partner. Di fondamentale importanza si rivela quindi una tempestiva diagnosi, che è possibile effettuare sottoponendosi a controlli periodici o alla comparsa dei primi sintomi.
La strategia migliore è la prevenzione, scegliendo di avere rapporti protetti e sottoponendosi a controlli periodici. Nel caso di Papilloma virus ed Epatite B, è anche possibile fare il vaccino.
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