Qual è la differenza tra varicocele e idrocele al testicolo?
Come si presentano varicocele e idrocele al testicolo e quando rivolgersi allo specialista
Quando il dolore all’inguine si presenta in modo ripetuto potrebbe essere il sintomo dell’insorgenza di alcune patologie. Varicocele e idrocele sono due disturbi ai danni dell’apparato riproduttivo che sono circoscritti ai testicoli. Il suffisso assonante indica una similitudine tra varicocele e idrocele al testicolo: sono infatti entrambe infiammazioni, ma si distinguono per la loro origine.
- Il varicocele è un ingrossamento delle vene che collegano il testicolo all’addome.
- L’idrocele al testicolo è un accumulo di liquido nella sacca testicolare.
L’insorgenza di tali disturbi ha, nella maggior parte di casi, origine congenita e spesso non è nemmeno necessario intervenire a livello chirurgico. I casi di idrocele al testicolo nei bambini presenti sin dalla nascita, per esempio, tendono molto spesso a risolversi in modo autonomo entro pochi mesi riassorbendosi in modo completo.
Il caso del varicocele può invece essere diverso: la ridotta continenza delle vene testicolari presente sin dalla nascita può essere aggravata dall’attività sportiva, specie quando si eccede o quando si praticano discipline specifiche in giovane età come ad esempio il sollevamento pesi.
Come si riconosce e come si cura il varicocele?
L’intervento di varicocele si esegue in microchirurgia e può essere piccolo, medio o grande. Il varicocele è facile da riconoscere anche a occhio nudo e spesso sono i pazienti stessi a eseguire un’autopalpazione e a notare un rigonfiamento turgido e tortuoso al tatto che si manifesta sulla superficie dello scroto. In questi casi, effettuare un ecodoppler è utile a stimare l’entità del problema, valutare eventuali degenerazioni e la necessità di intervenire chirurgicamente.
Il varicocele medio causa fastidio, talvolta dolore, quando il paziente è in piedi o solleva pesi: in questo caso è sempre meglio rivolgersi al medico specialista in modo tempestivo. L’intervento si esegue effettuando un’incisione all’altezza dello scroto o dell’inguine per legare la vena spermatica e interrompere il reflusso sanguigno. L’alternativa è una terapia sclerosante per far seccare le vene che si esegue inserendo un catetere attraverso il quale viene iniettato un liquido di contrasto.
Idrocele al testicolo: quali sono i rischi e qual è il trattamento?
Nel caso dell’idrocele è bene sapere che esiste il rischio di recidiva. Il trattamento prevede l’aspirazione del liquido che si è accumulato nella sacca testicolare, ma diverso è il caso dell’intervento vero e proprio che si esegue in anestesia totale o spinale e che prevede l’eversione della tunica vaginale al fine di agevolare il riassorbimento.
L’idrocele al testicolo è spesso di tipo secondario, determinato cioè da altre cause come, per esempio, la comparsa di un’ernia all’inguine, che è necessario rimuovere prima di procedere al trattamento dell’idrocele.
Se avverti dolore ai testicoli in modo ripetuto, faresti bene a rivolgersi al medico specialista, come il Dr. De Luca, in modo tempestivo: prenota ora una visita di controllo.