Perché l’autopalpazione dei testicoli è così importante?
A cosa serve l’autopalpazione dei testicoli e come eseguirla correttamente
Procedura tanto semplice quanto importante, l’autopalpazione dei testicoli svolge un ruolo fondamentale nell’abito della prevenzione per quanto riguarda la salute maschile.
La palpazione del testicolo è una procedura che può essere eseguita in autonomia e che si rivela molto utile per effettuare una diagnosi precoce di tumore al testicolo, patologia curabile se trattata in modo tempestivo.
Tra le forme di tumore, quella al testicolo è sicuramente una delle più diffuse. I dati evidenziano che la malattia colpisce circa 2.200 pazienti ogni anno e che, in Italia, è la neoplasia che si verifica con maggiore frequenza negli uomini di età compresa tra i 15 e i 40 anni. Per fortuna il tasso di guarigione è aumentato di molto: un risultato a cui si è giunti grazie alle moderne tecniche diagnostiche, ai più efficaci percorsi terapeutici e anche grazie alle diagnosi precoci, a cui si arriva anche grazie all’autopalpazione maschile.
Non bisogna avere particolari competenze per accorgersi di modifiche al proprio corpo, palpare i testicoli consente di scoprire noduli potenzialmente pericolosi che meritano un controllo più approfondito. Proprio per questo, tutti gli uomini, a partire dai 14 anni, dovrebbero eseguire un autocontrollo almeno una volta al mese: un’abitudine che in molti casi può salvare la vita se si considera che una diagnosi precoce può comportare una percentuale di guarigione che supera il 90%.
Tumore al testicolo: come si presenta e quali sono i fattori di rischio
Il tumore al testicolo può interessare una o entrambe le gonadi. Tra i maggiori fattori di rischio vi è il criptorchidismo, ossia la mancata discesa di uno o entrambi i testicoli nella sacca scrotale.
Il testicolo ritenuto o non sceso rappresenta un aumentato fattore di rischio nello sviluppo di un tumore, che resta comunque presente, seppure in forma minore, anche nei ragazzi che hanno trattato il criptorchidismo da bambini. Per questo motivo, oltre all’autopalpazione dei testicoli, si consiglia di effettuare una visita di screening sia durante che dopo la pubertà.
Altre possibili cause del tumore al testicolo sono:
- ereditarietà
- presenza di sindromi genetiche come quella di Down o di Klinefelter
- pregresso tumore al testicolo
- fumo
- esposizione a sostanze che alterano l’equilibrio ormonale
- traumi testicolari.
Come riconoscere un tumore dalla palpazione dei testicoli
L’autopalpazione dei testicoli permette di accorgersi subito della presenza di una eventuale anomalia della consistenza o della superficie testicolare. Svolgendo questa procedura con costanza e in modo metodico è possibile notare cambiamenti quando si presentano e riconoscere i primi sintomi dell’insorgenza di una forma tumorale, che sono l’ingrossamento della zona interessata o la comparsa di un nodulo all’interno del testicolo.
Anche gonfiore, fastidio o dolore sono segnali che non vanno ignorati quando si eseguono controlli ai testicoli in autonomia.
In particolare, la presenza di una massa estranea deve essere considerata sospetta e merita pertanto di essere sottoposta a un esame diagnostico più approfondito. Questi segnali di allarme possono essere percepiti solo con l’autopalpazione del testicolo, perché il tumore al testicolo non è doloroso.
I consigli per eseguire l’autopalpazione dei testicoli nel modo giusto
L’autopalpazione dei testicoli va eseguita dopo aver fatto un bagno o una doccia calda, in modo che la cute risulti rilassata. Si deve esaminare un testicolo alla volta, prendendolo con entrambe le mani tra pollice, indice e medio, e avendo l’accortezza di posizionare il pollice sulla parte superiore della sacca. Bisogna esplorare il testicolo con piccoli movimenti rotatori che permettono di rintracciare eventuali protuberanze o cambiamenti di consistenza.
È bene sapere che oltre al tumore al testicolo l’autopalpazione è una pratica utile per far emergere altre patologie che mettono a repentaglio la salute dei testicoli.
La presenza di gonfiore può per esempio essere associata a uno stato infiammatorio che può essere caratterizzato anche da febbre e disturbi alle vie urinare, come bruciori o difficoltà nella minzione, nel caso di ipertrofia prostatica.
In caso emergano delle anomalie nel corso dell’autopalpazione di un testicolo è quindi consigliabile rivolgersi al medico specialista per effettuare una prima visita di controllo ed eventualmente sottoporsi a esami più approfonditi.
Sai come eseguire l’autopalpazione dei testicoli?
E’ una pratica fortemente consigliata che ogni uomo può approcciare in autonomia, essendo seguito direttamente dal proprio andrologo di fiducia. Contatta il Dr. Francesco De Luca, anche tramite Whatsapp e richiedi subito un appuntamento.