Cos’è l’andropausa e come riconoscerla nel partner
Cos’è l’andropausa e perché non va confusa con la menopausa femminile
Ogni uomo dovrebbe sapere che cos’è l’andropausa per poterne riconoscere i sintomi quando si presentano.
L’andropausa è una sindrome clinica connessa al naturale calo della produzione di ormoni sessuali maschili, che viene spesso definita come la menopausa dell’uomo. Tuttavia, bisogna dire che questa equivalenza risulta essere alquanto impropria. Infatti, a differenza di quanto avviene nelle donne, soggette a un arresto rapido e quasi totale degli estrogeni (gli ormoni femminili), nel caso dell’andropausa maschile si registra un calo del testosterone circolante abbastanza graduale. Non è possibile prevedere in anticipo a che età inizierà l’andropausa, ma i primi sintomi possono comparire intorno ai 45 anni e aumentare in modo più evidente dopo i 60-70 anni. Questa condizione spiega come mai i sintomi dell’andropausa maschile siano meno evidenti di quelli della menopausa femminile.
Cerchiamo, quindi, di fare chiarezza e di capire che cos’è l’andropausa e quali sono i sintomi più comuni.
A che età inizia e cos’è l’andropausa: i disturbi legati al calo ormonale
L’andropausa maschile ha sintomi diversi da soggetto a soggetto e la manifestazione del calo ormonale non deve essere data per scontata, proprio perché non avviene in eguale misura per tutti. L’andropausa, inoltre, può avere sintomi poco chiari e non univoci, che iniziano a manifestarsi in fasi della vita differenti: questa condizione, infatti, non ha un’età media in cui si manifesta e a determinarla possono essere sia lo stato di salute generale che l’eventuale assunzione di farmaci.
Ci sono uomini, anche anziani, che sono ancora fertili e quindi perfettamente in grado di avere una vita sessuale attiva e soddisfacente: in questi casi, il termine andropausa ha un significato che appare improprio ed è preferibile parlare di quadro clinico parziale di deficienza androgenica, che compare nel maschio di età avanzata. Bisogna poi considerare che i disturbi legati a questa condizione sono, in genere, legati alla sfera sessuale.
I sintomi più comuni nell’uomo
Per capire come si manifesta l’andropausa, è opportuno riconoscere in primis i suoi sintomi. Ecco i più comuni:
- La riduzione dei livelli di testosterone comporta un calo del desiderio;
- Può verificarsi un calo della potenza dell’eiaculazione e la riduzione dell’eiaculato;
- In alcuni casi è impossibile raggiungere l’orgasmo;
- Tendenzialmente si verificano erezioni modeste o assenti e si riducono anche quelle involontarie;
- Aumenta il tempo per raggiungere una nuova erezione dopo l’eiaculazione.
Come affrontare l’andropausa maschile
L’andropausa, quindi, si lega alla riduzione della produzione di testosterone, una condizione che si riflette su tutto il corpo, dai muscoli al cuore, fino ai vasi sanguigni e le ossa, e influenza anche l’umore. Questa condizione ha infatti effetti visibili a livello corporeo, come:
- Aumento del peso: in media tra i 5 e i 10 chili. Le zone più interessate dall’accumulo di grasso sono quelle a livello dei fianchi e dell’addome.
- Riduzione della massa muscolare.
- Alterazioni cutanee: tra le più comuni può verificarsi la ginecomastia, ovvero lo sviluppo della ghiandola mammaria.
- Aumento del rischio di fratture ossee: con la riduzione della produzione di testosterone tendenzialmente si riduce la densità minerale ossea.
L’andropausa ha anche sintomi psicologici, connessi alla ridotta capacità sessuale.
A chi rivolgersi per capire cos’è l’andropausa?
I pazienti che presentano uno o più sintomi di questo tipo, dovrebbero rivolgersi a un medico specializzato per eseguire una visita. Se anche tu sei fra questi, puoi rivolgerti al Dott. Francesco De Luca, andrologo specializzato, che potrà aiutarti a capire cos’è l’andropausa e, soprattutto, come affrontarla con serenità.
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