Cos’è la sindrome di Behcet? Guida ai sintomi e come si cura

Come si manifesta la sindrome di Behçet: i sintomi più comuni

La sindrome di Behçet (SB), o malattia di Behçet, è una patologia rara e complessa di origine autoimmune, che può manifestarsi sia negli uomini che nelle donne, a qualsiasi età. Si tratta di una forma di vasculite cronica, ovvero un’infiammazione dei vasi sanguigni – arterie e vene – che può coinvolgere diversi organi e apparati del corpo.

Sebbene le cause siano tutt’ora sconosciute, si presuppone che l’origine della malattia possa derivare da una risposta alterata del sistema immunitario, probabilmente favorita da una predisposizione genetica. Proprio per la sua natura così sfaccettata, effettuare una diagnosi precisa e tempestiva non è semplice: spesso, i pazienti che sviluppano la sindrome di Behçet hanno sintomi simili a quelli di altre patologie.

Vediamo quindi nello specifico come si manifesta la  malattia di Behçet e quali sono i sintomi da non sottovalutare.

Sindrome di Behçet: quali sono i sintomi principali?

Una delle particolarità della sindrome di Behçet è che i sintomi possono alternare periodi di remissione a periodi di ricadute, con intensità più o meno grave.

Tra le manifestazioni più comuni troviamo:

  • afte dolorose all’interno della bocca, spesso ricorrenti;
  • ulcere genitali, localizzate in particolare su pene e scroto, talvolta associate a infiammazioni ai testicoli (orchite);
  • infiammazione degli occhi, come la panuveite o l’uveite posteriore, che può compromettere anche la vista se non trattata tempestivamente;
  • eruzioni cutanee, simili all’acne, che interessano soprattutto il tronco e gli arti;
  • dolori articolari, accompagnati da gonfiore e rigidità, e in alcuni casi cefalea.

L’aspetto più complesso della malattia di Behçet è proprio la sua imprevedibilità: in alcuni pazienti i sintomi possono evolvere divenendo sempre più gravi, mentre in altri tendono a stabilizzarsi nel tempo, divenendo meno fastidiosi ma comunque da monitorare con attenzione.

Come si arriva alla diagnosi della sindrome di Behçet e come si cura

Poiché non esistono esami di laboratorio o strumentali per evidenziare la presenza della malattia di Behçet, la diagnosi si basa su criteri clinici. Il medico potrebbe prescrivere esami di approfondimento come analisi del sangue o delle urine, oppure di diagnostica per immagini, al fine di escludere altre patologie.

In base alla linee guida attuali, per arrivare a diagnosticare la malattia di Behçet devono manifestarsi nell’arco di 12 mesi un minimo di tre episodi di ulcere in bocca, in concomitanza con almeno altri due sintomi come:

  • lesioni cutanee;
  • ulcere genitali;
  • infiammazione agli occhi;
  • ipersensibilità cutanea.

Una volta diagnosticata la sindrome di Behçet, la cura migliore deve essere individuata in base al caso specifico e quindi in considerazione dei sintomi manifestati.

I farmaci comunemente utilizzati per curare le infiammazioni sono:

  • i corticosteroidi, per contrastare rapidamente l’intensità dell’infiammazione;
  • gli immunosoppressori, che aiutano a tenere sotto controllo l’attività del sistema immunitario;
  • le terapie biologiche, impiegate nei casi più complessi, con un’azione mirata sui processi biologici responsabili dell’infiammazione.

In ogni caso, è fondamentale rivolgersi a un medico specialista, che possa valutare attentamente la situazione clinica specifica e che, dopo aver escluso la presenza di ulteriori patologie, possa diagnosticare la malattia di Behçet e individuare la terapia più adatta.