Che cos’è il pene invernale e qual è la correlazione con il freddo?
Freddo estremo! cosa fare per rispondere al fenomeno del pene invernale
L’abbassamento delle temperature ha effetti anche sull’organo genitale maschile. Quello che viene chiamato fenomeno del “pene invernale” non è una patologia, bensì una condizione fisiologica dell’organismo che per rispondere al freddo e preservare la temperatura corporea, riduce l’afflusso di sangue alle estremità come mani, piedi e pene.
Il pene invernale può manifestarsi già dai primi freddi, interessando uomini di tutte le età: infatti, per dare priorità all’afflusso di sangue verso gli organi interni, il flusso sanguigno nell’area genitale può essere ridotto dall’organismo fino al 50%. La conseguenza è che i genitali si restringono per avvicinarsi il più possibile al corpo e di conseguenza il pene sembra più piccolo.
Ma approfondiamo di più l’argomento!
Come cambiano le dimensioni del pene a causa del freddo?
La condizione del pene invernale è stata analizzata per la prima volta da un gruppo di ricercatori del Queen Elizabeth Hospital di Birmingham e dell’Università Leed, i quali hanno evidenziato che quando si incontrano pene e freddo, si attua un restringimento dei corpi cavernosi che porta a una contrazione dell’organo genitale.
Il risultato quindi è che, come già accennato, quando fa molto freddo, a causa della vasocostrizione, il pene risulta rimpicciolito e si stima che la sua lunghezza possa diminuire addirittura del 50%. Secondo gli scienziati, se un uomo si trovasse nudo a temperature estreme, in base allo stesso principio potrebbe verificarsi una contrazione dello scroto, al fine di avvicinare il più possibile i testicoli al calore del corpo.
L’effetto della vasocostrizione al pene causa un dolore intenso nell’area inguinale che può essere risolto applicando impacchi caldi sulla zona, oppure facendo un bagno caldo per riportare il corpo a temperature normali.
Pene invernale: quali sono le possibili conseguenze e quando preoccuparsi
Dolore, bruciore e prurito sono sintomi tipici del pene congelato. Successivamente può cambiare anche il colore della pelle che tende verso il blu scuro, portando ad alterazioni della sensibilità.
Se il flusso sanguigno non viene ripristinato scaldando la zona o entrando in un ambiente caldo, i liquidi presenti nei tessuti si congelano formando cristalli di ghiaccio che possono danneggiare i corpi cavernosi del pene.
Sebbene quello del pene invernale sia un fenomeno fisiologico occasionale e del tutto normale, a causa del ridotto flusso sanguigno al pene, l’uomo può incontrare difficoltà a raggiungere e mantenere l’erezione. Tale problematica è amplificata negli uomini che già soffrono di disfunzione erettile che potrebbero incontrare maggiori difficoltà a gestire la loro condizione.
L’ideale sarebbe prevenire il contatto tra pene e freddo, riducendo al minimo il tempo in cui si è esposti alle basse temperature, coprendosi bene e restando fisicamente attivi, ma evitando di fare attività sportiva all’aria aperta.
Sebbene sia raro che siano riportate conseguenze a lungo termine, in caso di persistenza del dolore o di un cambiamento della sensibilità, oppure se dovessero verificarsi problemi erettili, è consigliabile rivolgersi ad un medico specialista.