Verità e falsi miti: masturbarsi fa bene o male?

Masturbarsi fa bene o male: ecco quali sono gli effetti a livello fisiologico

Per capire se masturbarsi fa bene o fa male alla salute, andando oltre le dicerie e le credenze popolari, la cosa migliore da fare è affidarsi a pareri autorevoli e conclusioni scientifiche.

Partiamo da una premessa importante: la pratica della masturbazione non è dannosa e non esistono infatti prove che dimostrino il contrario. Nel corso del tempo, i dubbi su questa pratica sono stati alimentati unicamente da credenze basate su rigide norme sociali o religiose. Tuttavia, è altrettanto fondamentale valutare se e come la masturbazione possa apportare benefici.

Vediamo quindi cosa dice la scienza a riguardo.

I principali benefici della masturbazione e i falsi miti più comuni

Come abbiamo detto, la masturbazione è spesso circondata da falsi miti e credenze prive di fondamento. Alcune delle più comuni sono ad esempio che la pratica di masturbarsi fa venire i brufoli, porti alla cecità o causi mal di schiena.

Ovviamente nessuna di queste affermazioni ha basi scientifiche: non esiste alcuna correlazione  tra l’atto di masturbarsi e i brufoli, né tantomeno con la perdita della vista o dolori alla schiena.

In realtà, l’autoerotismo per un uomo è un’attività sana, naturale e piacevole che contribuisce a ridurre lo stress e favorire il rilassamento. Oltre ai benefici emotivi, la masturbazione che porta all’emissione del liquido seminale ha diversi effetti positivi, specialmente sulla ghiandola prostatica, tra cui:

  • Miglioramento della salute generale: l’eiaculazione regolare migliora la circolazione sanguigna e decongestiona la prostata, riducendo il rischio di insorgenza di tumore.
  • Ossigenazione dei tessuti: il flusso sanguigno aumentato durante l’eiaculazione promuove una migliore ossigenazione dei tessuti della ghiandola prostatica.
  • Attivazione muscolare: i muscoli interni e perineali vengono attivati per espellere il liquido seminale, contribuendo a ridurre il gonfiore dell’organo.
  • Riduzione della congestione: in assenza di eiaculazioni regolari, la prostata può rimanere congestionata a causa dell’accumulo di liquido seminale non espulso.

È importante sottolineare che la masturbazione apporta benefici solo se culmina con l’eiaculazione; invece, masturbarsi senza eiaculare, invece, può avere conseguenze negative, perché oltre ad avere ripercussioni sulla sfera psicologica, può causare l’insorgere di stati infiammatori delle vescica e della prostata, eiaculazione ritardata e deficit erettile.

In quali casi la pratica della masturbazione diventa eccessiva?

Uno studio del 2016 condotto su 30.000 soggetti ha evidenziato che eiaculare almeno 3 volte a settimana può ridurre del 30% il rischio di insorgenza di tumore alla prostata. Il dato va interpretato però con cautela, poiché presuppone un buono stato di salute generale che permetta di sostenere l’attività sessuale richiesta. La capacità di eiaculare, quindi, può essere considerata un riflesso di uno stile di vita sano e attivo.

Un altro aspetto da considerare è l’eventuale dipendenza dall’autoerotismo, un fenomeno che se diventa compulsivo può essere sintomo della presenza di disturbi sessuali.

Si parla di masturbazione compulsiva quando:

  • la pratica diventa molto frequente e difficile da controllare;
  • interferisce con il normale svolgimento delle attività quotidiane;
  • provoca disagio o difficoltà nelle relazioni interpersonali.

Adesso che abbiamo chiarito se masturbarsi fa bene o male, possiamo considerare l’autoerotismo come una pratica che, se effettuata in modo equilibrato, porta benefici alla salute maschile, ma è fondamentale evitare che diventi una dipendenza o una compulsione.

Se hai bisogno di approfondire l’argomento o hai riscontrato problemi nel raggiungere e mantenere l’erezione, oppure nell’eiaculazione, la cosa migliore che puoi fare è richiedere un consulto medico con uno specialista.