Clorpirifos e deficit erettile: che legame c’è e qual è il ruolo dei pesticidi
Perché l’esposizione al clorpirifos e il deficit erettile possono essere collegati
Per deficit o disfunzione erettile si intende la difficoltà a raggiungere e mantenere un’erezione soddisfacente. Tale problematica si manifesta con maggior frequenza negli uomini di età compresa tra 40 e 70 anni, ma può anche interessare gli adolescenti se sono presenti squilibri ormonali che non sono quelli tipici dell’età.
Già da tempo il mondo scientifico associa una diminuzione della fertilità maschile all’esposizione a pesticidi, i quali, oltre ad avere un impatto sul sistema endocrino a discapito della salute riproduttiva, comporterebbero uno sviluppo anomalo dello sperma con una riduzione del numero e della qualità degli spermatozoi.
In particolare, anche l’insetticida clorpirifos e il deficit erettile (DE) potrebbero essere collegati. È questo il risultato a cui è giunto uno studio pubblicato sul Journal of Endocrinological Investigation in base al quale lo sviluppo della disfunzione erettile, anche tra gli adolescenti, potrebbe essere una conseguenza dell’esposizione al clorpirifos e ad altri organofosfati (OP).
La questione non è da sottovalutare soprattutto se si considera che i casi di deficit erettile sono in aumento e si stima che nel 2025 arriveranno a oltre 300 milioni.
Esposizione al clorpirifos e deficit erettile: i risultati dello studio
Anche se tra i risultati dello studio viene specificato che sono necessarie ulteriori ricerche per avvalorare i risultati ottenuti e indagare sui risultati biologici di queste associazioni, gli scienziati hanno concordato sulla possibile correlazione tra esposizione a clorpirifos e insorgenza del deficit erettile.
Basandosi sui dati del National Health and Nutrition Examination Survey, e prendendo in esame un campione di 671 pazienti, i ricercatori, per approfondire il possibile legame tra clorpirifos e deficit erettile, hanno analizzato i livelli urinari di 3,5,6-tricloro-2-piridinolo (TCPy), un metabolita che si trova nell’insetticida in questione.
È emerso che il 37% degli uomini soffriva di DE, in presenza però di condizioni concomitanti come diabete, invecchiamento, fumo, inattività fisica. Tuttavia, è stato evidenziato un incremento delle probabilità di comparsa del DE tra gli individui esposti al clorpirifos.
Il contatto prolungato con i pesticidi, specialmente in età prepuberale, può infatti comportare l’interruzione dell’omeostasi testicolare con ripercussioni sulla capacità riproduttiva. Inoltre, gli inquinanti derivati dai pesticidi sono responsabili di anomalie dello sviluppo come una ridotta qualità dello sperma.
Lo studio si è concentrato anche sui meccanismi legati allo sviluppo del DE, come l’inibizione dell’acetilcolinesterasi, l’enzima che influisce sul sistema colinergico e che è coinvolto nella funzione del deficit erettile: la disregolazione causata dall’esposizione agli OP avrebbe quindi un ruolo nella dinamica della disfunzione.
Altro fattore coinvolto nel DE è l’alterazione endocrina che porterebbe alla mancanza di produzione di testosterone e che sembra sempre collegata agli organofosfati.
Infine, lo studio ha segnalato che, poiché gli OP si possono accumulare nel tessuto adiposo, gli individui che sono sovrappeso e hanno più riserve di grasso corrono un rischio maggiore di sviluppare il DE a causa delle concentrazioni più elevate di queste sostanze chimiche all’interno del proprio organismo.
Cosa fare in caso di problemi di erezione?
Il rapporto causa-effetto tra gli insetticidi come il clorpirifos e il deficit erettile sembrerebbe chiaro, ma le cause della disfunzione possono essere varie, inoltre i problemi di erezione potrebbero essere indicatori della presenza di altre patologie da non sottovalutare.
Se hai riscontrato difficoltà a raggiungere e mantenere l’erezione, la cosa migliore che puoi fare è quindi rivolgerti il prima possibile al medico specialista per analizzare la causa del problema e individuare la terapia più adatta al tuo caso.