Testicolo non sceso? Perché è importare curare il criptorchidismo

Guida utile per i genitori: come intervenire in caso di testicolo non sceso

Si parla di criptorchidismo
infantile quando è possibile notare che a livello del sacco scrotale mancano un testicolo o entrambi i testicoli. Il termine criptorchidismo significa, infatti, “testicolo nascosto”, anche se sarebbe meglio dire “testicolo non sceso”.

L’incidenza del fenomeno è di 1-2 casi ogni 100 bambini, si registra però un aumento dei casi tra i nati prima del termine. La diagnosi di criptorchidismo non può essere effettuata prima dei 3 mesi di vita, poiché in questo lasso di tempo il testicolo non sceso potrebbe posizionarsi naturalmente nella sede corretta e si sposta
tale limite temporale a 6 mesi nel caso di neonati nati pretermine.

Le cause più frequenti del criptorchidismo

La formazione dei testicoli avviene a livello addominale, vicino ai reni. Solo successivamente discendono dalla cavità addominale fino allo scroto passando per il canale inguinale. Tra i riconosciuti fattori di rischio che possono influenzare negativamente questo processo vi sono:

• la prematurità
• un basso peso al momento della nascita
• la familiarità
• la sindrome di Down
• il fumo di sigaretta.

Una variante del testicolo non sceso è l’ectopia testicolare, che si verifica quando il testicolo migrando verso il basso prende una via sbagliata posizionandosi al di fuori
dello scroto (può avvenire ad esempio nel canale inguinale).

Come si effettua la diagnosi del testicolo non sceso

La diagnosi del testicolo non sceso può essere effettuata dopo i 3 mesi di vita sottoponendo il bambino a una visita specialistica. Il medico è in grado di definire se il criptorchidismo è mono o bilaterale, identificando al contempo la posizione in cui si trova il testicolo. Utile a effettuare una corretta diagnosi può essere un esame diagnostico come l’ecografia e in casi più rari una risonanza magnetica nucleare. Anche se il testicolo non si trova nella posizione giusta, è possibile che il bambino non
sia affetto da criptorchidismo ma da quello noto come “testicolo retrattile”, conseguenza di una contrazione del muscolo cremasterico accentuata, che lo tira
in alto.

Come intervenire ed evitare altre conseguenze?

In caso di verificato criptorchidismo infantile il trattamento è esclusivamente di tipo chirurgico. L’intervento va effettuato tra i 6 e i 12 mesi di vita. È un intervento da effettuare in quanto è dimostrato che il criptorchidismo è una delle cause accertate di infertilità maschile, probabilmente per via delle differenza di temperatura che vi è tra addome e scroto. Si stima una riduzione della fertilità del 70-80% negli uomini con criptorchidismo bilaterale non corretto, la percentuale scende al 40-50% quando affetto da criptorchidismo è un solo testicolo.

L’intervento chirurgico viene deciso dal medico specialista e si esegue in regime di day surgery entro il primo anno di vita quando risulta più semplice per via della ridotta distanza tra scroto e sede del testicolo che non è sceso.

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